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Argomento: critica

Decisioni

"Avvocato scorretto e aggressivo", non è reato (Cass. 5239/25)

"Avvocato scorretto e aggressivo", non è reato: in materia di diffamazione, il requisito della continenza, al fine di ravvisare la sussistenza dell'esimente del diritto di critica, ha necessariamente il carattere dell'elasticità. 

Decisioni

Generale Vannacci un coglione? Allegoria lecita (Tr Ravenna, 611/24)

Dare del coglione ad un generale può essere lecito se si tratta di allegoria. 

Decisioni

"Pezzente", non è reato (Cass. 25026/24)
Non è ravvisabile, alla lettura delle proposizioni delle decisioni di merito, indicatore alcuno e soprattutto appagante della idoneità del mero vocabolo "pezzente", avulso da un quadro d'insieme minimamente esplicativo, ad…

Decisioni

Farneticazioni via social non sono reato (Cass. 23213/24)
Profluvio di parole, assai vaghe e indeterminate, e una teatralità evocativa di farneticazione non costituiscono una intimidazione.

Decisioni

Condanna per giornalista che fa domande pressanti (Cass. 36407/23)

Commette il reato di violenza privata il giornalista pretende di intervistare una persona con reiterata, insistente e oppressiva pressione per il tramite dell'imposizione di domande, di riprese video e di posture fisiche, cui la persona intervistata tenta invano di sottrarsi. 

Decisioni

Paziente muore perchè medico non sa il tedesco? E' critica, non reato (Tr BZ,26/6/2023)
"Paziente muore perchè il medico non sa il tedesco": è critica legittima, non reato,m segnalare in modo sia pure aspro, ma all'evidenza metaforico, mediante l'utilizzo di una immagine grafica stilizzata,…

Decisioni

Cronaca giudiziaria e errore del giornalista (Cass. 3073/16)
In tema di cronaca giudiziaria la verità della notizia mutuata da un'indagine o da un provvedimento giudiziario sussiste, ai fini della scriminante di cui all'art. 51, c. p.

Decisioni

Protestare non è pericoloso (tar Lazio, 8712/15)
Protestare contro la "macelleria sociale" costituisce espressione del diritto garantito dall'art.

Decisioni

Satira e libera manifestazione del pensiero (Cass. civ., 5499/14)

Espressioni lesive della reputazione altrui devono  essere strumentalmente collegato alla manifestazione di un dissenso ragionato dall'opinione o comportamento preso di mira e non deve risolversi in un'aggressione gratuita e distruttiva dell'onore e della reputazione del soggetto interessato.