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Intervista coatta? Condannato il metodo Iene (Tr. Milano 955/21)

22 febbraio 2021, Tribunale di Milano

Impedire ad una persona di raggiungere casa e costringerla a tollerare di essere ripresa per tutto il tempo dell’intervista contro la propria volontà costituiasce reato, costituendo un mezzo anomalo diretto a esercitare pressione sulla volontà altrui e coaartando la libertà di movimento e la capacità di autodeterminazione della persona oggetto del tentativo di intervista.

Il diritto di cronaca può certamente sterilizzare gli eventuali reati commessi con la diffusione della notizia, ma non quelli compiuti al fine di procacciarsi la notizia: nel bilanciamento tra contrapposti diritti della persona e dell’informazione prevale la inviolabilità della persona.

Un servizio giornalistivo può comprimere la libertà di autodeterminazione della persona quando per modalità e natura delle domande e toni anticipatamente ed eccessivamente colpevolizzanti in spregio del principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza si risolva in un attacco sul piano personale alla persona che rifiuta l'intervista, teso a screditarne la figura professionale prima ancora di un accertamento processuale.

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Tribunale di Milano

sezione VII penale

sentenza 955/21 -

30 gennaio / 22 febbraio 2021

 

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